Creare un network: indispensabile!
Avere un network di conoscenze è fondamentale. Non importa in quale campo lavori o quale posizione occupi: avere un network di conoscenze è essenziale. Ho lavorato in differenti realtà, ho cambiato funzione, ho cambiato mercati: il mio network è sempre stato parte integrante del mio successo. Una rete di valore ti offre grandi possibilità ed opportunità.
Ma che cosa vuol dire fare network?
Molti di noi hanno migliaia di biglietti da visita e altrettanti amici sui social media. Fare network non è questo! Non è avere 1000 contatti su Linkedin, è questione principalmente di qualità non quantità. E' un dato di fatto che avere una rete di persone fidate porti benefici sia da un punto di vista personale che professionale. Ma cosa vuol dire avere una rete di contatti?
Vuol dire stabilire delle relazioni reali ed essere disposti ad aiutare questi contatti.
Dobbiamo essere interessati alle persone che abbiamo davanti e non pensare soltanto a che cosa esse possano servirci. In Kuwait ho conosciuto due donne fantastiche che mi hanno, sin da subito, aiutato a sviluppare il mercato in quel Paese e alle quali appena se n'è presentata l'occasione ho restituito il favore. Solo l'altro giorno un imprenditore che avevo conosciuto durante il Master Practitioner di PNL mi ha chiamato perché una persona poteva essere interessata ad una collaborazione con me. Su Linkedin mi ha scritto un signore indiano che lavora in Saudi Arabia, l'ho aiutato a risolvere una situazione e qualche giorno dopo ho trovato un nuovo cliente. Questo è creare un network efficace.
Vuol dire creare una comunità di persone.
Su un volo per Beirut ho incontrato, tempo fa, un ragazzo che era rimasto senza lavoro dopo pochi mesi dal suo trasferimento in questo paese. Non conosceva nessuno, anzi conosceva pochissime persone. Sono sicura che, al suo posto, molti di noi sarebbero rientrati. Lui no. Decise che per tre mesi si sarebbe dedicato al networking: organizzò meeting con persone che, per i suoi obiettivi, era importante conoscere. Lo prese come un normale lavoro. Si organizzò con un file excel, schedò le persone da incontrare, organizzò i meeting. Li incontrava a colazione, a pranzo e per l'aperitivo. Indovina? In tre mesi incontrò quasi 150 persone. Centocinquanta persone! Fra questi contatti ci fu chi gli trovò una bellissima casa, chi gli presentò il suo futuro capo, chi fu aiutato dal ragazzo stesso a sviluppare un ristorante di cucina libanese in Italia.
“Se vuoi andare veloce, vai da solo. Se vuoi andare lontano, vai insieme agli altri.”
Proverbio africano.
Cosa fare per costruire un network?
Crearsi una rete può non essere facile. C'è chi è estremamente naturale nello stringere relazioni, chi invece fa fatica dovendo uscire dalla propria zona di comfort. Ricordo che all'esame per diventare life coach ho incontrato un giovane imprenditore che si stava iscrivendo in un noto golf club svizzero. Gli dissi che, nonostante io sia assolutamente negata per il golf, è uno sport che mi piace moltissimo. Lui ridendo mi rispose: "a me non me ne frega niente invece ma è un ottimo posto dove conoscere clienti."
Se non sei come lui, ecco alcuni suggerimenti:
Individua i tuoi obiettivi di medio e di lungo periodo.
Quali erano gli obiettivi di questo ragazzo trovatosi senza lavoro a Beirut? Primo fra tutti, nel breve periodo (3 mesi), voleva incontrare un numero definito di persone inserite nel mercato in cui lui aveva sempre lavorato, quindi voleva trovare un'opportunità reale e sfidante, e infine ricevere idee e capire chi altri potesse essergli utile.
Entra nel dettaglio: di chi ho bisogno? Che ruolo svolgono? Quante persone in quel ruolo?
Individuare quali sono gli obiettivi che ti spingono a costruire una rete di conoscenze attive ti aiuta a fare maggiore chiarezza. Chi sono le persone già nella tua rete? Chi vuoi ancora conoscere? Quali aziende vuoi incontrare? Quali opinion leader devi assolutamente conoscere? Quante persone in questo ruolo e quante in quell'altro ti servono per arrivare al tuo obiettivo?
Fai un piano di azione.
Sulla base degli obiettivi che ti sei posto, tenendo conto del numero di persone che devi incontrare nei diversi ruoli, dai un ordine di priorità e fai un piano di azione. Considera chi è importante incontrare e chi è urgente incontrare.
Prepara e gestisci i meeting.
Durante il meeting devi avere molto chiaro il tuo obiettivo. Devi saper in anticipo che cosa vuoi dire e come lo devi dire. Avrai chiara la tua value proposition. Se non ti è chiara io posso aiutarti. Clicca qui per approfondire con me questo argomento.
Ti sei preparato all'incontro e, nonostante questo, appena uscirai ti renderai conto che non hai detto delle cose o che le avresti dovute dire in modo diverso. Congratulazioni! Sei uno di noi! E' un po' come quando hai imparato a guidare: le prime volte, probabilmente, le partenze in salita erano complicate, ma con la pratica sei riuscito a migliorarle.
Qui devi fare la stessa cosa. Ripensa alle frasi dette che non ti sono piaciute. Che cosa ti è stato detto o chiesto per farti dire quella cosa in quel modo? Osserva la scena come se fossi uno spettatore, senza giudizio. Durante la conversazione con il tuo contatto puoi essere stato preda del cervello rettiliano che combatte istintivamente invece di ragionare. Prova a formulare delle risposte diverse e scrivile finché non trovi quella che senza dubbio ritieni la migliore.
Dai sempre un cenno di riscontro dopo i tuoi meeting.
Sii determinato.
Per diventare un perfetto networker serve determinazione, perseveranza, dedizione ai meeting, al loro follow up e devi essere pronto a restituire agli altri. Così come per imparare una lingua straniera, devi praticare in loco ore e ore per diventare fluente, allo stesso modo ti perfezioni meeting dopo meeting. Ricordati che fare le giuste domande e scriversi le risposte appena si riesce è indispensabile. Trovare sempre nuovi modi per incontrare persone è altrettanto fondamentale.
Buon lavoro!